I fili del Trout Area
Partiamo facendo una premessa, non esiste un filo migliore di un altro, ma esiste un filo più adatto di un altro in funzione delle proprie necessità di pesca.
Vediamo ora nel dettaglio le caratteristiche di ogni filo e per cosa sono più indicati.
Il Trecciato
Il trecciato è un multifibra con una elasticità pari allo zero, questo gli permette di farci sentire ogni minima tocca.
Inoltre, il trecciato ci permette di utilizzare spessori più sottoli, perché ha un alto carico di rottura rispetto a un qualsiasi altro monofilo tradizionale, questo si traduce in un vantaggio durante l’azione di lancio, perché riusciremo a far arrivare i nostri artificiali più lontano, ma mantenendo comunque un carico di rottura elevato.
Abbiamo un però, con una elasticità così ridotta, possiamo permetterci pochissimi errori durante le fasi di combattimento, perché si può andare incontro a possibili perdite del pesce più facilmente.
Di solito, il trecciato, viene abbinato a un terminale in fluorocarbon, anche se, ultimamente ci si sta dirigendo più verso il nylon, perché grazie alla sua elasticità ci fa stare più tranquilli durante le fasi di combattimento con la trota.
Il trecciato è un filo che andrebbe abbinato ad una canna molto parabolica, che si adatta bene alla pesca con piccoli artificiali.
Il Nylon
È il monofilo più elesatico presente in commercio, questa sua caratteristica lo rende meno performante nelle fasi di percezione delle tocche del pesce, oltre a non riuscire a trasmettere le giuste vibrazioni dell’esca. Però, questa sua elasticità aiuta quando utilizziamo una attrezzatura più rigida dove un altro filo ci farebbe avere più slamate.
È sicuramente un filo che può venirci in aiuto durante le fasi di ricerca della trota, magari pescando a crank o a minnow, garantendoci qualche cattura in più durante le fasi più frenetiche di una gara.
Il Fluorocarbon
Il Fluorocarbon ha una elasticità più bassa rispetto al nylon, questo gli permette di trasmettere molto meglio le vibrazioni e le tocche del pesce, inoltre è più resistente all’abrasione e grazie al suo peso specifico maggiore, ha un affondamento più rapido in acqua.
Un’altra caratteristica del fluorocarbon è l’elevata invisibilità in acqua, fattore sicuramente da non trascurare.
Veniamo alla note dolente, la sua rigidità lo rende un filo molto complesso da imbobinare in modo corretto, per questo viene preferito come terminale in abbinato al trecciato.
Per chi non vuole rinunciare ad imbobinare questo filo sul proprio mulinello, se fatto correttamente potrà avere grandi soddisfazioni, perché la sua invisibilità in acqua lo rendo unico nel suo genere.
Bene, siamo giunti alla fine di questo articolo, ora diteci la vostra, voi quale filo preferite usare? Come vi trovate con ognuno di loro?