Come scegliere e usare le Nasse
Per quanto buona sia la nassa, il pesce soffre per essere posto in un luogo che gli impedisce i movimenti; dibattendosi, può perdere qualche scaglia e subire stress fisico. Inoltre può contrarre malattie e parassiti per essere confinato in uno spazio cosi ristretto.
Queste, ovviamente, sono ottime ragioni per indurre il pescatore a rilasciare il pesce immediatamente dopo la cattura.
Quando trattenere il pesce
Durante le competizioni è inevitabile trattenere il pesce per le operazioni di pesatura di fine gara, ma vi sono altre circostanze in cui è bene collocare per un po’ di tempo i pesci nella nassa.
Grosso esemplare
Talvolta capita di catturare un grosso esemplare che potrebbe essere omologato come record mondiale da parte della IGFA, o come record nazionale. In questo caso bisogna produrre una pesatura ufficiale con testimoni e fotografare la preda, quindi la nassa è indispensabile per mantenere in vita il pesce.
Piccoli pesci
Se vi state allenando per le gare, potete trattenere i piccoli pesci nella nassa, studiandone via via le dimensioni: questa operazione è utile per acquistare familiarità con le misure dei pesci da gara
Disturbatori
Spesso, pescando a specie di grossa taglia, la generosa esca viene continuamente attaccata e divorata dalla minutaglia. Catturandone alcuni esemplari e mettendoli nella nassa, scoraggiate il banco di pesci liberi a rimanere in zona
Tuttavia, il periodo di sosta del pesce nella nassa, per qualsiasi ragione, deve sempre essere il più breve possibile per non pregiudicare lo stato psicofisiologico dell’animale
Come scegliere la nassa
In Italia esistono delle leggi regionali e comunali che regolano l’uso della nassa
In alcuni tratti di corsi d’acqua detti “no-kill”, infatti, il pesce deve essere rilasciato immediatamente dopo la slamatura
Informatevi sempre bene presso gli Uffici della FIPSAS più vicini
Lunghezza
La misura standard per fiume è di 2,5 m
La scelta della misura comunque è spesso influenzata dalla corrente, dalla profondità e dall’ampiezza del corso d’acqua in cui intendete pescare.
Maglia
Le vecchie nasse di rete comune dei pesci danneggiano molto le pinne dei pesci e tondono a toglier loro molte squame. Pertanto bisogna acquistare a una nassa con maglia morbida, senza nodi, con diametro compreso tra i 2 e gli 8 mm
Una maglia di diametro inferiore ai 2 mm toglie ossigeno ai pesci, mentre una con maglia superiore agli 8 mm provoca lo strozzamento dei pesci che tentano di
fuggire attraverso i fori.
Alcune nasse recano nella parte finale due grossi anelli con rete fine, morbida, capace di fornire ombra al pesce durante le giornate eccessivamente assolate.
Anelli
Le più usate sono quelle a sezione circolare, ma anche quelle a sezione rettangolare hanno dei vantaggi.
Negli specchi d’acqua con poco fondale, per esempio, la nassa rettangolare offre più spazio al pesce e si richiude meglio quando deve essere riposta nella sacca dell’attrezzatura. In ogni caso, la scelta tra i due tipi è una questione di gusti
La nassa circolare deve avere un diametro minimo di 35 cm, mentre una rettangolare deve misurare circa 35×30 cm.
Ci deve essere un anello di sostegno almeno ogni 30 cm
Come posizionare la nassa
Una corretta collocazione consente al pesce uno spazio adeguato per nuotare.
Consigli generali
Ponete la vostra attrezzatura vicino alla sponda. Se l’entrata della nassa è vicina al margine e la nassa parallela all’acqua, vi sarà molto più semplice porre il pesce delicatamente in acqua.
Ricordatevi di posizionare la nassa in modo tale che non intralci la vostra azione di pesca, soprattutto se siete in gara.
Come picchettare la nassa
Se il livello dell’acqua è basso, dovrete puntellare la nassa perché non vada a cadere sopra i pesci.
Usate dei picchetti o gli appositi tiranti. Montatela con la maglia ben tesa e assicuratevi che non vi siano pieghe che possano intrappolare i pesci
Zavorratura
Spesso disagevole, se non pericoloso, entrare in acqua per montare la nassa. Se ne zavorrate con del piombo la finale, potete ovviare all’inconveniente.
Per distendere la nassa ci si può aiutare con il lungo manico del guadino, bagnandola in acqua prima di distenderla
Se non avete del piombo, potete adoperare una o più pietre
In presenza di barche
Quando si pesca in luoghi dove il transito di barche crea moto ondoso, in canali o fiumi navigabili, la nassa tenderà a oscillare vistosamente. In tal caso è consigliabile disporla in senso parallelo alla sponda, anziché in senso perpendicolare. In questo modo le onde muoveranno l’acqua nella nassa quanto basta per ossigenare i pesci in essa contenuti.
In acque veloci
Quando dovete picchettare la nassa lungo un corso d’acqua veloce, disponetela parallelamente alla direzione della corrente. I pesci, infatti, si dispongono con il muso verso corrente e posizionarla in tal modo consente loro di nuotare senza dispendio di energie lungo l’intera nassa.
Come mettere i pesci nella nassa
all’interno della nassa; non gettateli dentro. Se vi trovate sopra un’alta sponda, mettete il pesce nella nassa dal punto più basso possibile, aiutandovi eventualmente col guadino.
Assicuratevi che non vi siano nelle vicinanze ostacoli oppure oggetti pericolosi che possano cadere nella nassa. Se un pesce mostra segni di insofferenza nella nassa, liberatelo immediatamente
Come liberare il pesce
I pesci vanno sempre immessi in acqua con delicatezza.
Togliete il picchetto in cima alla nassa e cominciate a tirarla verso voi, partendo dagli anelli più vicini. I pesci si spostano verso la parte finale della nassa. Se sentite che la nassa si è incastrata, non tiratela con violenza perché si potrebbe strappare, aiutatevi col manico del guadino per liberarla
Quando siete arrivati all’ultimo anello sollevatelo tenendo con l’altra mano, ben stretto, il primo anello. Riunendo anello dopo anello, portatevi dove l’acqua è alta, almeno 30 cm. Cosi i pesci potranno uscire dalla nassa lentamente, senza subire danni fisici.
Esistono anche delle nasse con doppia apertura, con le quali potete liberare il pesce semplicemente sganciando un fermo nella parte finale. Assicuratevi però che il fermo sia chiuso, prima di mettere i pesci all’interno
La manutenzione della nassa
Tenere sempre ben pulita la nassa vuol dire evitare cattivi odori e trasmissioni di malattie ai pesci.
Dopo ogni battuta di pesca, passatela sotto l’acqua anello per anello. Poi insa ponatela bene e risciacquatela.
Controllate che non abbia buchi o strappi. Se trovate dei buchi, potete rammendarla con del filo grosso di cotone
Dopodiché, lasciatela asciugare bene prima di riporla nella sacca.