Il Black Bass
VITA DA BASS
introdotto in Europa verso la fine del 1800, è un pesce originario del Nord America e la sua presenza in Italia risale ai primi del 1900 nel lago di Varano, e ancor prima in quello di Monate; successivamente, la sua diffusione nel nostro paese è andata via via aumentando.
Come vedremo più avanti, la sua condizione di vita è strettamente legata al fattore temperatura, oltre che a quello dell’acqua, un’esigenza questa, che gli permette di svolgere con normalità le proprie funzioni.
Negli stati uniti e comunemente conosciuto come “black bass”, gli americani lo identificano come “largemouth bass” che significa ” boccalarga” (da noi, “baccalone”).
CENNI MORFOLOGICI E RIPRODUTTIVI
Diciamo subito che la bocca molto grande e la mascella inferiore pronunciata e piuttosto prominente, sono inequivocabilmente il biglietto da visita che caratterizza il bass. Non per niente viene soprannominato “boccalone”. E’ una mascella molto forte e corredata da una serie numerosa di piccoli denti, la presa, quando lo si cattura, avviene sempre trattenendolo per la mascella inferiore, semplicemente sollevandolo e senza mai piegarne eccessivamente la bocca. La testa è altresì grande e ben pronunciata, occupa almeno un terzo del corpo; gli occhi sono situati subito dopo i fori delle narici laterali, posti sopra la bocca. La forma del corpo è abbastanza aIlungata e compressa ai lati.
La colorazione tipica del bass è di un bel verdastro generale, e questa è un’altra sottolineatura alla sua identificazione immediata, un po’ come la caratteristica bocca . Il colore, dunque, è di un verde oliva sul dorso, spesso molto scuro che si schiarisce sui fianchi.
Il periodo della riproduzione può naturalmente variare a seconda delle condizioni climatiche e ambientali del luogo, ma in genere inizia dai primi di Maggio e procede sino alla terza decade
di Giugno, spesso può iniziare anche dalla metà di Aprile; i valori ottimali della temperatura sono tra i 1 5 e i 18/20 gradi.
AI maschio spetta l’onere di custodire e di controllare la giovane prole, la femmina infatti,terminato lo sforzo della deposizione delle uova, abbandona il nido al partner e si dirige verso i fondali freschi, all’interno delle fitte vegetazioni, protetta e riparata dagli ostacoli naturali, in una sorta di spossatezza o di apatia generale.
Inizia così la crescita della nuova generazione, una sorta di vincita contro le asperità giornaliere in cui solo i più forti riusciranno a continuare. Lo stesso “padre”, provvede impeccabilmente ad eliminare i soggetti più deboli o in difficoltà, una sorta di scelta evolutiva, non dimentichiamo, infatti, che si tratta di un pesce prettamente carnivoro.
COME LO PESCHIAMO
La tipica tecnica per la pesca al black bass è il bass fishing che consiste nell’utilizzo di una attrezzatura specifica, spaziamo dalla canna da spinning a quella da casting in funzione della tecnica che vogliamo adottare. Le esche sono prettamente artificiali e possiamo catalogarle in due grandi categorie:
- Le softbait, esche siliconiche come worm, creature ecc…
- Le hardbait, esche metalliche come swimbait, crank, jerk ecc…
Affronteremo più nel dettaglio in articoli specifici le varie esche e tecniche per la cattura di questo straordinario pesce.