Il Lancio Rettilineo
Si definisce rettilineo quel lancio in cui la coda di topo, durante le oscillazioni aeree avanti-dietro, si muove secondo linee dritte e stessi piani ideali. Il lancio rettilineo che apparentemente sembra svolgersi in un movimento oscillatorio
continuo, segue invece una progressione che prevede nella canna accelerazioni, stop e rallentamenti.
Questi passaggi non evidenti, data la velocità di esecuzione, sono molto importanti e quanto più il pescatore saprà controllarli tanto più riuscirà ad acquisire padronanza e precisione nel lancio. Possono
essere sintetizzati in tre momenti:
1) sollevamento della canna in accelerazione progressiva, dalla posizione di stop orizzontale di partenza a quella di passaggio sulla verticale e di stop sui
30/45 gradi posteriori, con conseguente distensione della coda indietro
2) ritorno rapido della canna in avanti e stop obliquo sui 45° anteriori con distensione della coda in avanti. Eventuali allungamenti o falsi lanci, con ritorno al passaggio verticale, allo stop e viceversa in
sequenze ripetitive.
3) chiusura, con abbassamento rapido della canna dalla posizione dello stop obliquo anteriore dei 45° a quello di stop orizzontale di partenza, con posa semplice della mosca sull’acqua o posa con rilascio di coda a effetto shooting.
Un fattore molto importante per una buona riuscita del lancio rettilineo è quello relativo al movimento del braccio. Per avere un buon risultato occorrerà che nel movimento oscillatorio il perno di rota
gomito.
L’avambraccio, il polso, la mano e il pollice devono rimanere su una stessa linea. All’inizio si tenderà a piegare il polso nei momenti di stop con conseguente perdita di potenza e difficoltà nel discendere pa coda.